I Giovani Democratici: la foresta checresce
- L’analisi
I GD, in questi 3 anni trascorsi dalla loro nascita, hanno avutoparecchi problemi nel farsi valere all'interno del proprio partito, adorganizzarsi in maniera stabile ed a diventare centro raccoglitore delleistanze giovanili all'interno del territorio della Provincia di Torino e nonsolo. Questo perché l’organizzazione è stata creata in maniera poco spontanea esi è dovuto fare un grosso lavoro di assemblearismo e radicamento territorialesolamente per renderla esistente su molti territori e per creare uncoordinamento politico tra di essi, il che costituisce la base dell’azionepolitica di una qualsiasi organizzazione.
Tuttavia il lavoro fatto fin qui ha chiaramente delle ombre, ma anchedei punti di pregio che possono essere presi come elementi di forza da cuipartire per ritirare la nostra azione politica; in questa analisi è importantemettere a fuoco luci e ombre per poter in seguito prospettare delle soluzioni.
- Punti di partenza
Tra le cose che hanno funzionato bene in questa prima fase difondazione dei GD, ci sono due punti che sicuramente rappresentano la grandeforza che si è sviluppata in questa giovanile: le attività territoriali deicircoli, che si sono sicuramente rafforzate negli anni e che costituiscono unpunto di pregio della nostra azione e la crescita più o meno spontanea ditantissimi giovani amministratori nella provincia di Torino.Il primo fattore segnala una forte vivacità della nostraorganizzazione e indica una potenzialità di crescita esponenziale della stessa,poiché il fatto che i circoli territoriali lavorino alacremente per esserepresenti nel proprio territorio e mettere in campo una serie di iniziativevolte a rendere partecipe la cittadinanza di ciò che la nostra giovanile fa, laeleva a fulcro della creazione di un’opinione pubblica più informata ed educata.Il secondo fattore, invece, indica una crescita lenta, ma costante di unaclasse dirigente, che, attraverso la pratica della politica nel luogo naturaledove essa deve essere esercitata (ovvero le istituzioni pubbliche), impara checosa significa governare, gestire il consenso, fare azioni di prospettiva perla propria comunità, mediare tra posizioni diverse all'interno del partito edavere un orizzonte ampio dei problemi che la nostra società ha di fronte. Ilcoordinamento di questi amministratori rappresenta per l’organizzazione lapotenzialità di sviluppare politiche ampie e non settoriali, entrare neidibattiti interni del partito e delle nostre comunità con una profondacoscienza dei problemi e delle loro possibili soluzioni. Questo è sicuramenteil modo migliore per far crescere una nuova generazione di dirigenti delpartito che possano gestire, meglio di come accade oggi, sia i dissidi internisia la cosa pubblica, nell'agire politico di ogni giorno.
- Problemi da risolvere
Le questioni, invece, su cui la giovanile dovrà ritirare la sua azioneper migliorare la propria presenza nella società ed aumentare il suo pesopolitico sono essenzialmente due: la scarsa considerazione che godiamo da partedel partito di cui facciamo parte, anche dovuta al fatto che non sempre siamopresenti nei dibattiti interni con posizioni proprie ed unitarie e, sicuramente,la scarsa presenza nei luoghi dove sono presenti i giovani, che costituisconoil bacino elettorale cui noi dobbiamo rivolgerci.
I luoghi particolarmente importanti da presidiare per una giovanilesono le università, le scuole superiori e i luoghi di aggregazione giovanile;inoltre è essenziale mantenere i rapporti con le associazioni culturali e divolontariato sul territorio.
Per quanto riguarda l’università, i Giovani Democratici si sono dotatidell’organizzazione della RUN per entrare all'interno degli atenei epartecipare alle elezioni studentesche. Questa organizzazione, che ha avuto unanascita travagliata e difficile, si è rivelata essere una risorsa utile nella creazionedi momenti culturali all'interno delle sedi universitarie e di gruppi difacoltà, i quali, anche se presenti solo in alcune di esse, stanno dando i lorofrutti e si stanno allargando progressivamente. Tuttavia i Giovani Democraticidovrebbero cercare di rendersi protagonisti di alcune iniziative all'internodelle università in prima persona soprattutto sui temi di grande interessepubblico, anche non strettamente collegati alla vita universitaria, che, alcontrario, è di stretta competenza della RUN che costituisce un strumento moltoutile di iniziativa politica in tal senso.
Per le scuole superiori il nostro strumento è la FdS, che raggruppa unbuon numero di rappresentanti di istituto del territorio, svolge un ruolo di coordinamento importante trai vari istituti, ma deve essere più strettamente collegata ai GiovaniDemocratici, cioè i suoi documenti devono essere presentati alla nostraorganizzazione almeno per sapere che cosa tale associazione fa e decide. Lapresenza nell'ambito scolastico sui nostri territori è abbastanza buona, perchéin aree più periferiche rispetto alla zona centrale di Torino è più facilelavorare insieme agli studenti, più che altro per mancanza di soggetti politiciin competizione con i nostri gruppi che invece sono presenti nel capoluogo. Noidobbiamo sfruttare questa situazione per fare in modo di partecipare in modoattivo ai movimenti studenteschi, attraverso la presenza nei territori piùperiferici, ma non per questo meno importanti.
Per quanto riguarda i luoghi di aggregazione giovanile, la grandemancanza dell’organizzazione è sicuramente l’assenza di un luogo fisico di aggregamento,di riunione e di approfondimento culturale, che sia gestito, anche in manieraindiretta, dai Giovani Democratici e che possa avere il ruolo di avvicinamentodei giovani alla politica attraverso attività più ludiche e culturali,piuttosto che la stretta militanza partitica; d’altra parte può diventare unmetodo di sostentamento economico dell’organizzazione.
Il mantenimento e l’aumento dei contatti con le varie associazioni delterritorio è una questione che è fortemente legata al lavoro che i circoliterritoriali devono fare e che coloro che sono stati eletti nelle istituzionilocali hanno, anche come espletamento del loro ruolo istituzionale, il compitodi fare.
- Soluzioni proposte
La nostra difficoltà nell'entrare nei luoghi che i giovanifrequentano, nel porre dei temi forti e nell'essere incisivi sulle questioniche il partito si pone sono tutte derivanti dal fatto che la nostraorganizzazione non discute al proprio interno dei temi che sono importanti edividenti per il partito, sia per mancanza spesso di competenze da parte deipropri componenti, sia per difficoltà a prendere posizioni definitive daportare in maniera compatta ai consessi del partito. Per questo penso che perrisolvere questi problemi si debba intervenire nei seguenti ambiti:
- Organizzazione
Il ruolo del livello provinciale dei GD deve essere principalmente dicoordinamento dei circoli territoriali, così da creare momenti e luoghi dielaborazione politica interna, di formazione politica su tematicheinternazionali, nazionali e anche locali, volte a rendere patrimonio comune ditutti gli iscritti le campagne politiche che vengono portate avanti. Inoltre,esso deve dare la possibilità ai giovani di informarsi approfonditamente sulleproblematiche della popolazione e sulle loro possibili soluzioni, nonché diformarsi una cultura amministrativa alta rivolta non solo agli amministratorilocali presenti nella nostra organizzazione, ma a tutti coloro che sonointeressati a questo percorso, con l’intenzione di aumentare le nostrerappresentanze nelle istituzioni.
Per questo servono delle iniziative che possano diventare tradizionedell’organizzazione, che rinsaldino periodicamente il rapporto tra gli iscrittied i membri degli organismi dirigenti dei GD. In questo senso, per quantoriguarda la formazione politica, l’esperienza di “Vieni via con noi”organizzata dal circolo del Chivassese è sicuramente un’iniziativa che puòavere le caratteristiche per diventare un appuntamento fisso per l’organizzazione.Allo stesso modo, è importante implementare la realizzazione di una festa deiGiovani Democratici, che sia un avvenimento fisso, autonoma nella decisione deitemi da affrontare e nelle modalità di organizzazione e di aggregazionepopolare. D’altra parte bisogna anche cercare di trovare un luogo diaggregazione stabile per l’organizzazione, che ci consentirebbe di rendercipolo culturale per altre associazioni e gruppi giovanili, ampliando così laplatea cui i Giovani Democratici si rivolgono.
La formazione politica è sicuramente il tema organizzativo piùimportante da portare avanti, perché non solo è il modo migliore per crearevelocemente una nuova classe dirigente che sappia governare bene il paese edamministrare in maniera corretta gli enti locali, ma è sicuramente sintomo dimaggiore libertà verso il PD, poiché approfondendo i temi, la giovanile puògiudicare meglio la linea del partito e di conseguenza sostenere piùconvintamente le posizioni del partito, oppure avanzare proposte proprie serieed approfondite scaturite da un profondo lavoro di informazione interna edelaborazione politica. Tuttavia la creazione di una struttura organizzativa solida e fortenon può essere scissa da una presenza ideale e tematica precisa sui temidell’attualità e sulle necessità ed i problemi che tutti i cittadini siritrovano davanti ogni giorni. Per questo, è importante, in fase congressuale,stabilire delle posizioni chiare sui temi che più ci appartengono ed indicareuna modalità di processo decisionale dell’organizzazione chiara e precisa conuna ripartizione dei compiti puntuale all'interno della giovanile
I temi politici più importanti per la nostra organizzazione sonosicuramente i seguenti:
Lavoro
Ambiente
Scuola
Università
Europa
Amministrazioni
Locali
LAVORO
Su questo tema i GD devono avere la forza di portare avanti dellecampagne particolarmente concrete e puntuali, quindi cercare di andare oltre lapiù che giusta posizione del PD che sostiene l’incremento della tassazione sullavoro precario e l’abbassamento della tassazione su quello stabile; dobbiamocercare di comprendere la situazione reale di ogni singola questioneconcernente un mondo del lavoro estremamente variegato. Pertanto è necessarioporre la nostra attenzione, oltre che ai contratti a progetto, anche aicontratti a tempo determinato, alle false partite IVA, ai contratti dicollaborazione, ai tirocini formativi, ai contratti di cooperativa ed ailavoratori atipici, senza dimenticare di mettere in campo azioni volte arendere vantaggiosa, in Italia, l’imprenditoria giovanile e a favorirel’accesso alle professioni, attuando finalmente le liberalizzazioni degliordini professionali, i quali impediscono a tanti giovani di iniziare adesercitare il mestiere per cui hanno studiato.A questo fine, il Dipartimento Lavoro Regionale sta portando avanti unpositivo percorso di studio e di analisi, ma l’obiettivo della giovanile deveessere quello di giungere a formulare un progetto organico di intervento sulmercato del lavoro che possa poi essere comunicato a tutti quei giovani che siavvicinano in maniera più o meno frustrata al mondo del lavoro.Per la grandissima importanza che questo tema ricopre per le nuovegenerazioni, verrà creato un forum Lavoro Provinciale che servirà a far entrare meglio in contatto leproposte e le idee formulate a livelli più alti dalla nostra organizzazione emetterle in pratica e coniugarle con le realtà economiche e produttive dellanostra provincia.
AMBIENTE
La questione della difesa dell’ambiente in cui viviamo è sicuramenteuno dei temi più importante da sviluppare, in quanto racchiude in sé tantissimealtre questioni, quali quella delle energie rinnovabili, dello sviluppoeconomico, della difesa delle risorse naturali e della vivibilità delle nostrecittà.La non-sostenibilità ambientale e sociale del nostro modello economicocostituisce certamente un incentivo a fare sì che avvenga, il prima possibile,una riconversione tecnologica volta a modificare sia le fonti energetiche disostentamento del nostro tenore di vita, sia la modalità di costruzione dellenostre abitazioni e dei luoghi di lavoro, facendo sì che si consumi menoenergia e si inquini di meno. Oltre a questo è necessaria una rivisitazione delmodello di sviluppo economico che ci viene proposto. E’ fondamentale, quindi, rendereconveniente ed incentivare il commercio al dettaglio, la produzione a kilometrozero e la riscoperta dei prodotti tipici dei territori. Inoltre, la scarsità dirisorse del pianeta ci pone il tema della gestione delle ricchezze naturaliquali il terreno agricolo, l’approvvigionamento idrico ed il patrimonio naturalisticodei territori, che sono non solo importanti da salvaguardare per il valore dibene comune alla base della nostra sussistenza, ma anche perché una buonagestione di queste risorse aumenta notevolmente la qualità della vita deicittadini. Dal punto di vista strettamente locale invece sarebbe importanteportare avanti un approfondimento del tema del ciclo integrato dei rifiuti,cercando di capire quali possono essere le migliori pratichepolitico-amministrative per la loro raccolta e smaltimento tenendo inconsiderazione tutte le problematiche che la tematiche comporta, cioè la salutedei cittadini, la loro qualità della vita, la sostenibilità economica delleaziende interessate all'ambito. Questo tema, infatti, diventerà sempre piùpreponderante in futuro e sarà uno dei principali temi con cui la nuova classedirigente dovrà cimentarsi. Simultaneamente dovremo approfondire eincrementare la nostra presenza sui temi della prospettiva dello sviluppo dellenostre città in chiave smart city(cioè la costruzione ed il governo dellenostre città incentrate sul tema della sostenibilità ambientale ed economica alproprio interno atte a migliorare con politiche di lunga prospettiva lagestione dei servizi interni, della qualità della vita e del risparmio energetico)e sul tema del trasporto pubblico locale e metropolitano.
SCUOLA
La scuola e la formazione devono essere al centro del percorsopolitico che la nostra giovanile intraprenderà nei prossimi anni, poiché losviluppo di una cittadinanza consapevole e partecipe della vita politica,economica e sociale di un paese passa inevitabilmente attraverso l’istruzionescolastica ed il livello culturale che ciascuno riesce a raggiungere. Tuttavia la scuola, in Italia, non è in uno stato incoraggiante, dauna parte a causa dei tagli scellerati del Ministro Gelmini, dall'altra a causadell’assetto scolastico mai veramente riformato, che non rispecchia le esigenzedel nostro paese. Sicuramente in Italia gli istituti tecnici non sonoabbastanza valorizzati e, soprattutto, dopo i tagli della “riforma”, non sono piùsufficientemente professionalizzanti per poter creare delle figure tecniche dialto livello. Inoltre bisognerebbe riformare la divisione e la classificazionedei Licei, semplificando la scelta e proponendo degli indirizzi didatticidifferenziati a sufficienza, a seconda di quale Liceo si sia scelto.Sicuramente i GD non possono guardare ad una riforma dell’ambito scolasticovolta solamente alla riduzione della spesa nel settore, ma devono guidarel’azione politica su questo tema seguendo delle considerazioni e degliindirizzi di tipo didattico.La FdS, come già detto, è uno degli strumenti che dobbiamo utilizzareper dialogare con gli studenti e far crescere insieme a loro tutte le propostedi riforma che l’ambito scolastico delle medie superiori ha bisogno, ma ancheun confronto con le amministrazioni locali ed il nostro partito su questo tema.
UNIVERSITA’
Il tema principale che i GD devono portare avanti per quanto riguardal’ambito universitario è sicuramente l’accesso allo studio accademico di tuttii ragazzi provenienti da qualsiasi strato sociale: è quindi necessario lottareper una maggiore quantità di borse di studio erogabili e per servizi ai fuorisede di maggiore qualità. Soprattutto, però, occorre ridisegnare l’universitànon solo per chi la frequenta tutti i giorni, ma anche per chicontemporaneamente lavora, con la consapevolezza che la maggior parte degliuniversitari non lavorano otto ore in ufficio dalla mattina al pomeriggio, mahanno contratti precari con orari che cambiano di continuo e possono nonlavorare per tutto l’arco di un anno; l’università dovrebbe adottare deiservizi rivolti a questo tipo di esigenze e certamente non solamente le lezioniserali.Un altro punto estremamente importante che bisogna portare avanti comeGD consiste nel battersi per realizzare un’università in cui gli studentipartecipino in modo integrale ai processi decisionali e di gestionedell’Ateneo, perché, attualmente, i rappresentanti degli studenti negli organiaccademici hanno pochissimo peso politico e scarsissima possibilità di manovra;d’altra parte, l’elezione del rettore che viene svolta dando un peso eccessivoalla componente dei professori ordinari porta come conseguenza una gestionedell’Ateneo attenta di più alle necessità dei docenti piuttosto che a quelledegli studentiL’università e la ricerca, inoltre, sono dei temi centrali per losviluppo economico e sociale del nostro paese e sono estremamente legati alfuturo occupazionale della nostra generazione. In un mondo globalizzato ed incui i prodotti italiani sono in costante competizione con quelli stranieri, iquali spesso arrivano dai mercati asiatici in cui il costo del lavoro èbassissimo, è chiaro che l’Italia non potrà mai competere ad armi pari con questipaesi per quanto riguarda il mercato del lavoro, anche perché dovrebbe derogaresu tantissimi diritti dei lavoratori, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro eridurre ulteriormente il reddito delle famiglie italiane. Quindi l’unico modoche ha l’Italia per mantenere la sua competitività e la sua economia è quellodi investire in modo sostanziale sulla ricerca e sullo sviluppo di nuovetecnologie in modo tale che il fattore di competizione del nostro paese sia la maggiorqualità tecnologica, piuttosto che l’impoverimento della popolazione. Tutto questo lavoro dovrà essere organizzato al meglio all’internodell’organizzazione della RUN che dovrà dotarsi di un coordinamento tra i duegrandi atenei della nostra provincia (Università di Torino e Politecnico) e dovrànecessariamente impegnarsi in battaglie sia di natura più sindacale(quali lerichieste di un maggior numero di appelli per alcune facoltà o le modalità diesame o di laurea in altre facoltà o per esempio le modalità per entrare nelmondo dell’insegnamento,…) sia di natura, invece, più strettamente politica(icriteri di assegnazione delle borse di studio, la politica abitativa per ifuori sede, la politica dei trasporti per i fuori sede, la necessità o meno disedi distaccate dell’università,…).
EUROPA
Più che di elaborazione politica, questo tema ha bisogno di unacampagna di informazione politica molto forte attraverso volantini, iniziativee documenti politici. E’ necessario convincere la popolazione chel’unico modo che il nostro paese e tutti gli altri paesi dell’UE hanno persalvarsi dalla crisi economica e da quella del debito è il cedere una parteconsistente della sovranità popolare nazionale ad un organo sovranazionale comeè l’UE e dare a questa istituzione un valore molto più politico. Deve nascereun Governo Europeo eletto democraticamente, che deve rispondere al Parlamento esi deve riempire di scelte politiche un’istituzione che in questo momento èdominata troppo dalla tecnocrazia e dagli egoismi nazionali. La scelta Europearappresenta per il centrosinistra l’unico modo per poter sostenere il modelloeconomico socialdemocratico e con esso tutte le grandi conquiste che la civiltàeuropea ha ottenuto per i suoi popoli nel corso dei decenni come le tutele delwellfare, i diritti dei lavoratori e l’espansioni di grandi servizi pubbliciaperti a tutti (come la scuola, la sanità, trasporti, ecc…). In questo quadro sta anche lanostra disponibilità ad aiutare fattivamente ed organizzativamente i livellipiù alti della nostra organizzazione per quanto riguarda la formazione di unacultura comune con le altre giovanili del centrosinistra europeo attraversoanche dei “gemellaggi” con le altre forze politiche giovanili.
AMMINISTRAZIONI LOCALI
Le amministrazioni locali più che un tema sono uno strumento atto a realizzaretutto ciò che la giovanile elabora e servono come banco di prova per i GD perconfrontarsi con la sfida elettorale e quindi favorire il radicamentoterritoriale dell’organizzazione.Inoltre, l’esperienza nelle amministrazioni locali è la palestramigliore per formare una nuova classe dirigente, permettendo ai nostri membri divenire a conoscenza della reale complessità dei temi che la realtà ci ponedavanti, di imparare dei modelli di gestione delle risorse economiche delloStato, di elaborare temi amministrativi che spesso sono al centro del dibattitopolitico locale e non solo e di apprendere come si fa a gestire il consenso chesi deve mantenere con la cittadinanza, trovando le soluzioni in tempi rapidi aiproblemi che ci si trova davanti.Il rapporto tra la giovanile e le figure presenti all’interno delleamministrazioni locali deve essere di vicendevole scambio, cioè la giovanilepuò usare i suoi rappresentanti per portare avanti ciò che viene elaborato alsuo interno e può dare anche degli indirizzi ideali che possono esseresicuramente da guida ad un’esperienza di amministrazione locale, mentre gliamministratori locali possono essere persone all’interno dell’organizzazionecapaci di approfondire temi di grande importanza strategica e politica chespesso non sono discussi in maniera aperta nell’opinione pubblica e neanche nelpartito.E’ sicuramente necessario, al fine di creare una nuova classedirigente, rafforzare il coordinamento dei giovani amministratori dei GD,perché la giovanile possa essere un luogo di scambio di proposte e didefinizione di posizioni comuni su temi amministrativi preponderanti; inoltreoccorre creare una scuola di formazione politica per gli amministratori localie per chi volesse, in futuro diventarlo, dove si imparino delle competenzebasilari come quelle di sapere come è costituito un bilancio di ente pubblico ea quali vincoli è sottoposto, le competenze dei vari livelli istituzionali, leleggi sull’urbanistica e le possibili gestioni dei servizi pubblici.
Per concludere c’è bisogno mettere in chiaro la questione dellalegalità: chi entra a far parte dei Giovani Democratici deve sapere che siinizia a far politica per spirito di servizio e di abnegazione alla comunità acui si appartiene, per portare avanti dei valori radicati nella propriaesperienza e che il rispetto delle leggi e la condotta morale limpida al disopra di ogni dubbio o sospetto sono le basi per poter fare politicaall’interno dei GD e per essere credibili su qualsiasi altro tema o questioneche andremo ad affrontare.Io, Matteo Cavallone, penso di avere un’esperienzapolitico-amministrativa abbastanza ampia da poter portare avanti il programmafin qui descritto e mi voglio candidare per poter dare il mio contributo aquesta organizzazione, che può veramente essere il luogo dove può nascereun’intera classe dirigente capace di cambiare la politica sia nei volti, nellemodalità in cui essa spesso viene gestita, ma soprattutto nei temi.
Il Candidato a Segretario Provinciale di Torino dei GD
Cavallone Matteo
Trocino Domenico Fabio
Gavazza Andrea
Daniele Francesco
Barbero Fabio
Rivoira Luca
Filippi Roberto
De Giorgis Sara
Tilelli Marco
Di Pippo Luca
Nappi Guido
Cioria Ludovica
Aimino Rossano
Gozzellino Giorgio
Ferrara Domenico
Sciretti Marco
Maselli Mattia
Idili Leonardo
Valperga Paolo
Bonomo Francesca
Lippolis Luca
Zanella Vincenzo
Calorio Luca
Crimaldi Gianluca
Rumbolo Francesca
Lobianco Francesco
Corgiat Luca
Benvenuti Elio
Burdisso Federica
Depaolis Costanza
Dapino Riccardo
Cugini Paolo
Milani Daniele
Moro Alberto
Maseri Denis
Maggiora Mattia
Tassone Riccardo
Carlo Giovanni
Gaito Emauele
Dolfi Debora
Favero Marcello
Baldassa Ivan
De Ruosi Simone
Vicentini Silvia
Trevisani Edoardo
Camandona Roberto
Trocino Irene
TitliMarco
Truce Massimiliano
Carrera Federico
Toma Michelangelo
Pulie Repetto Lorenzo
D’Agostino Lorenzo
De Francia Paolo
Arminio Davide
Furlan Selene
Greco Claudio
Olivieri Silvia
Secondo Chiara
Morizio Carlo
Tosto Simone
Palmieri Marta
Steffenino Francesca
Calorio Luca